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Maria Elisabetta Mazza attraverso il suo percorso di fede, sotto la guida attenta dei padri spirituali, concepisce una nuova forma di consacrazione al Signore: un istituto religioso in abito laico per insegnanti della scuola statale.

Nel 1919 i “Primi pensieri sulla formazione delle Piccole Apostole della Scuola Cristiana” sono l’inizio nel cammino della nascente Congregazione.

A lei si affiancano le sorelle Camilla e Clelia Facchinetti, entrambe insegnanti, con le quali comincia in via Pignolo una vita di comunità benedetta dal vescovo Luigi M. Marelli nel 1924.

Nel 1925 viene aperta la Casa Madre dell’Istituto “Villa Santa Maria Assunta” in via Albricci, 4 (allora via Lauro).

Nel 1933 la comunità cresce con l’ingresso di 5 nuove sorelle: è l’occasione per sperimentare le Costituzioni scritte dalla Fondatrice che, nel 1936, troveranno l’approvazione del Vescovo di Bergamo mons. Adriano Bernareggi.

Sarà lo stesso Vescovo a erigere canonicamente il gruppo in “Pia Associazione delle Piccole Apostole della Scuola Cristiana” di diritto diocesano il 25 luglio del medesimo anno.

Maria Elisabetta Mazza diviene Superiora Generale della nuova associazione che pone sotto la protezione della Beata Vergine Maria Assunta in cielo. Ben presto è costretta a lasciare l’amato impiego scolastico per attendere maggiormente allo sviluppo e al consolidamento dell’istituto.

Nel 1938 tutte le sorelle emettono la prima professione religiosa temporanea in forma pubblica, professione che diventa perpetua nel 1944.

istituto2Nel 1964 il vescovo di Bergamo, Clemente Gaddi, erige la Pia associazione in Congregazione religiosa di diritto Diocesano.

Accanto alle Piccole Apostole riunite nella comunità religiosa, la Fondatrice volle prevedere la possibilità di vivere questa speciale consacrazione al Signore anche rimanendo nella propria famiglia. Una terza possibilità di vivere il carisma di Maria Elisabetta Mazza è rappresentata dal gruppo delle “sodali”, donne che vivono il loro battesimo e pregano per le finalità dell’Istituto, pur rimanendo all’interno della loro famiglia.