Accanto dunque ai membri consacrati della Congregazione delle Piccole Apostole della Scuola Cristiana, che vivono in comunità, è sorto da subito, ad opera della Fondatrice, un gruppo di donne (ma aperto anche a uomini), sia soli che coniugati che, pur vivendo nella propria casa, intendano vivere lo spirito della Congregazione e farne la guida della propria vita. Tale spirito era così sintetizzato dalla Fondatrice: spirito di vita interiore intensa e sempre vigile; spontanea serenità spirituale; scioltezza e finezza di educazione.

Queste persone, nella propria vita dovunque e comunque si svolga, si impegnano a pregare e lavorare avendo sempre a cuore l’educazione cristiana della gioventù e la santità e fecondità dell’opera sacerdotale.

Ciò esige una vita di preghiera regolare, secondo la propria possibilità, come lo statuto prevede è il rapporto fraterno con l’Istituto tramite la partecipazione e il supporto alle sue iniziative e alle sue opere.

L’istituto a sua volta mantiene costanti rapporti con i membri della Fraternità e s’impegna ad offrire i mezzi per una formazione permanente.

La persona che si sente attratta dalla forma di vita del gruppo (o dell’associazione) presenta domanda scritta di partecipazione alla Direttrice Generale della Congregazione delle Piccole Apostole della Scuola Cristiana e, dopo un cammino di preparazione, viene ammessa con un semplice rito previsto dallo statuto.

COSA E' LA FRATERNITA'

La “fraternità” è una proposta di vita per i laici che sentono la chiamata a condividere il carisma e la missione educativa che ha lasciato in eredità la Serva di Dio Maria Elisabetta Mazza.

La nostra Fondatrice aveva già pensato e formato un gruppo laicale associato, chiamato “delle Sodali”, affinché condividesse lo spirito e gli ideali della Congregazione.

Questo insieme di persone si pone quindi come una visione rinnovata del gruppo delle Sodali, incominciando dal nome: “Fraternità”, che attualmente sembra esprimere meglio il senso di comunione che si vorrebbe conseguire da questo rinnovamento.

Chiamati a vivere la propria spiritualità cristiana nell’ambito della vita familiare, professionale o lavorativa, i membri della fraternità vogliono essere animati da una vita interiore intensa che permetta loro di essere “vero fermento cristiano” nei diversi ambienti di vita, così come voleva Maria Elisabetta Mazza.

Rispondendo alla vocazione ricevuta nel battesimo, essi testimoniano Cristo e si impegnano ad animare la società umana secondo il vangelo, vivendo in modo speciale quei tratti caratteristici della fede che ci ha affidato Maria Elisabetta Mazza. Tutto questo “lavorando e pregando per l’avvento del Regno di Dio nelle anime e nella società specialmente nell’ambito della scuola, ma abbracciando qualunque altro campo dove occorra penetrazione di spirito cristiano in forma laica” (cfr. Fogli Sparsi n° 68).

Scarica la Regola di vita della fraternità